Der Mutter
Antwort befriedigte mich nicht, ja in meinem
kindischen Gemüt entfaltete sich deutlich
der Gedanke, daß die Mutter den Sandmann
nur verleugne, damit wir uns vor ihm nicht
fürchten sollten, ich hörte ihn
ja immer die Treppe heraufkommen. Voll
Neugierde, Näheres von diesem Sandmann
und seiner Beziehung auf uns Kinder zu
erfahren, frug ich endlich die alte Frau,
die meine jüngste Schwester wartete:
was denn das für ein Mann sei, der
Sandmann?
La risposta della mamma non mi soddisfece; anzi, nella mia mente infantile sempre più chiaro si fece
il pensiero che la mamma volesse negare l’esistenza dell’uomo della sabbia solo perché noi non
dovessimo averne paura, tanto è vero che lo sentivo sempre salire le scale. Desideroso di voler vedere
più da vicino questo uomo della sabbia e di sapere quali erano i suoi rapporti con i bambini, chiesi
infine alla vecchia cui era affidata la mia sorellina minore chi mai esso fosse.
»Ei Thanelchen«,
erwiderte diese, »weißt du
das noch nicht? Das ist ein böser
Mann, der kommt zu den Kindern, wenn sie
nicht zu Bett gehen wollen und wirft ihnen
Händevoll Sand in die Augen, daß sie
blutig zum Kopf herausspringen, die wirft
er dann in den Sack und trägt sie
in den Halbmond zur Atzung für seine
Kinderchen; die sitzen dort im Nest und
haben krumme Schnäbel, wie die Eulen,
damit picken sie der unartigen Menschenkindlein
Augen auf.«
«Oh, Niele» rispose costei «non lo sai ancora? È un uomo cattivo, che viene dai bambini che non vogliono andare a letto e butta loro negli occhi manciate di sabbia sino a farglieli schizzare sanguinanti
fuori dal capo; poi li prende, li mette in un sacco e li porta sulla luna in pasto ai suoi figlioletti; questi
stanno lassù in un nido e hanno il becco ricurvo come le civette e con questo beccano gli occhi dei
bambini cattivi.»