Es war
einmal ein Kaufmann, der war so reich, daß
er die ganze Straße und fast noch
eine kleine Gasse mit Silbergeld pflastern
konnte; aber das tat er nicht, er wußte
sein Geld anders anzuwenden, und gab er
einen Groschen aus, so bekam er einen Taler
wieder, ein so kluger Kaufmann war er –
bis er starb. Der Sohn bekam nun all dieses
Geld, und er lebte lustig, ging jeden Tag
einem anderen Vergnügen nach, machte
Papierdrachen von Talerscheinen und warf
in das Wasser mit Goldstücken anstatt
mit einem Steine. So konnte das Geld wohl
zu Ende gehen. Zuletzt besaß er nicht
mehr als vier Groschen und hatte keine anderen
Kleider als ein Paar Schuhe und einen alten
Schlafrock. Nun kümmerten sich seine
Freunde nicht mehr um ihn, da sie ja nicht
zusammen auf die Straße gehen konnten;
aber einer von ihnen, der gutmütig
war, sandte ihm einen alten Koffer mit der
Bemerkung:»Packe ein!« Ja, das
war nun ganz gut, aber er hatte nichts einzupacken,
darum setzte er sich selbst in den Koffer.
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C'era una volta un mercante così ricco, ma così ricco, che avrebbe potuto lastricare una strada intera con le sue monete d'argento e d'oro, ma non lo faceva. Lui usava il suo denaro soltanto così: se gli usciva un soldo dalla tasca, di sicuro ce n'entravano altri venti; era fatto così, quel mercante, e così morì. Il figlio, che ereditò tutto quel denaro, amava vivere spensieratamente: tutte le sere andava ai balli in maschera, e usava le banconote per fare gli aquiloni, e si divertiva a far rimbalzare sullo specchio d'acqua del lago non i ciottoli tondi, ma le monete d'oro, che saltavano meglio: alla fine gli restarono soltanto quattro soldi e nessun vestito, ma soltanto un paio di babbucce e una vecchia vestaglia. I suoi amici non si curavano più di lui, dato che non poteva più uscire con loro nelle strade; ma uno di loro, che era il più buono, gli mandò un vecchio armadio e gli disse: "Mettici dentro le tue cose". Ma lui non aveva più niente! Allora ci entrò lui stesso. |