Der Professor
Spalanzani ging einigemal bei den Glücklichen
vorüber und lächelte sie ganz
seltsam zufrieden an. Dem Nathanael schien
es, unerachtet er sich in einer ganz andern
Welt befand, mit einemmal, als würd
es hienieden beim Professor Spalanzani merklich
finster; er schaute um sich und wurde zu
seinem nicht geringen Schreck gewahr, daß
eben die zwei letzten Lichter in dem leeren
Saal herniederbrennen und ausgehen wollten.
Längst hatten Musik und Tanz aufgehört.
»Trennung, Trennung«, schrie
er ganz wild und verzweifelt, er küßte
Olimpias Hand, er neigte sich zu ihrem Munde,
eiskalte Lippen begegneten seinen glühenden!
Il professor Spallanzani passò alcune volte davanti ai due fortunati e sorrise loro, stranamente
soddisfatto. A Nataniele pareva, per quanto si muovesse in un altro mondo, che lì, dal professor
Spallanzani, si facesse buio; guardò attorno a sé e non senza spavento notò che le due ultime candele
finivano di consumarsi e stavano per spegnersi. Da lungo tempo ormai le danze e la musica erano
cessate. «Lasciarsi, lasciarsi» gridò disperato; baciò la mano di Olimpia, si chinò sulla sua bocca e le
sue labbra ardenti incontrarono le gelide labbra di lei.
- So wie, als er Olimpias kalte Hand berührte,
fühlte er sich von innerem Grausen
erfaßt, die Legende von der toten
Braut ging ihm plötzlich durch den
Sinn; aber fest hatte ihn Olimpia an sich
gedrückt, und in dem Kuß schienen
die Lippen zum Leben zu erwarmen. - Der
Professor Spalanzani schritt langsam durch
den leeren Saal, seine Schritte klangen
hohl wieder und seine Figur, von flackernden
Schlagschatten umspielt, hatte ein grauliches
gespenstisches Ansehen. »Liebst du
mich - liebst du mich Olimpia? - Nur dies
Wort! - Liebst du mich?«
Come quando aveva toccato la fredda mano di
Olimpia, così ora fu preso da un brivido di terrore e la leggenda della sposa morta gli attraversò di
colpo la mente: ma Olimpia lo aveva stretto a sé e le labbra parvero riscaldarsi a nuova vita.
Il professor Spallanzani attraversò lentamente la sala vuota, i suoi passi rimbombarono, la sua figura,
presa nel gioco di vacillanti battiti d’ombre, aveva i paurosi tratti spettrali.
«Mi ami, Olimpia, mi ami... solo questa parola... mi ami?»
So flüsterte
Nathanael, aber Olimpia seufzte, indem sie
aufstand, nur: »Ach - Ach!«
- »Ja du mein holder, herrlicher Liebesstern«,
sprach Nathanael, »bist mir aufgegangen
und wirst leuchten, wirst verklären
mein Inneres immerdar!« - »Ach,
ach!« replizierte Olimpia fortschreitend.
Nathanael folgte ihr, sie standen vor dem
Professor. »Sie haben sich außerordentlich
lebhaft mit meiner Tochter unterhalten«,
sprach dieser lächelnd: »Nun,
nun, lieber Herr Nathanael, finden Sie Geschmack
daran, mit dem blöden Mädchen
zu konvergieren, so sollen mir Ihre Besuche
willkommen sein.«
così sussurrava Nataniele mentre Olimpia
sospirava soltanto: «Ah, ah...». «Sì, sì, mio soave astro d’amore» disse Nataniele «tu sei sorta per me e tu mi illuminerai, trasfigurerai
sempre la mia anima.»
«Ah... ah...» replicava continuamente Olimpia, mentre si avviava. Nataniele la seguì e si trovarono
dinanzi al professore. «Si è trattenuto molto volentieri con mia figlia» disse questi ridendo. «Bene, bene, caro signor
Nataniele, se ci trova gusto a parlare con questa sciocca ragazza, ogni sua visita sarà sempre bene
accetta.»