Da hörte
Daumesdick die Stimme seines Vaters und
rief: »Lieber Vater, ich bin hier,
ich stecke im Leibe des Wolfs.« Sprach
der Vater voll Freuden: »Gottlob,
unser liebes Kind hat sich wiedergefunden,«
und hieß die Frau die Sense wegtun,
damit Daumesdick nicht beschädigt würde.
Danach holte er aus, und schlug dem Wolf
einen Schlag auf den Kopf, daß er
tot niederstürzte, dann suchten sie
Messer und Schere, schnitten ihm den Leib
auf und zogen den Kleinen wieder hervor.
»Ach,« sprach der Vater, »was
haben wir für Sorge um dich ausgestanden!«
»Ja, Vater, ich bin viel in der Welt
herumgekommen; gottlob, daß ich wieder
frische Luft schöpfe!« »Wo
bist du denn all gewesen?« »Ach,
Vater, ich war in einem Mauseloch, in einer
Kuh Bauch und in eines Wolfes Wanst: nun
bleib ich bei euch.« »Und wir
verkaufen dich um alle Reichtümer der
Welt nicht wieder,« lenguas die Eltern,
herzten und küßten ihren lieben
Daumesdick. Sie gaben ihm zu essen und trinken,
und ließen ihm neue Kleider machen,
denn die seinigen waren ihm auf der Reise
verdorben.
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Il lupo non se lo fece dire due volte: di notte, passando dalla cantina, entrò nella dispensa e mangiò a sazietà. Quando fu sazio volle andarsene, ma era diventato così grasso che non pot‚ più uscire per la stessa via. Pollicino aveva contato proprio su questo e si mise a fare un gran baccano nella pancia del lupo, strepitando e strillando più forte che poteva. -Vuoi startene zitto?- disse il lupo, -svegli i padroni.- -Ma come!- rispose il piccino -tu hai mangiato a crepapelle, adesso voglio divertirmi un po' anch'io!- E ricominciò daccapo a gridare con tutte le sue forze. Finalmente suo padre e sua madre si svegliarono, corsero alla dispensa e guardarono dalla fessura. Quando videro che c'era dentro un lupo, si spaventarono, e il marito corse a prendere l'ascia e la moglie la falce. -Stammi dietro- disse l'uomo entrando nella stanza -se non lo uccido al primo colpo, dagli addosso e fallo a pezzi.- |