Seite 15: Der Sandmann





Ein Jahr mochte vergangen sein, als wir der alten unveränderten Sitte gemäß abends an dem runden Tische saßen. Der Vater war sehr heiter und erzählte viel Ergötzliches von den Reisen, die er in seiner Jugend gemacht. Da hörten wir, als es neune schlug, plötzlich die Haustür in den Angeln knarren und langsame eisenschwere Schritte dröhnten durch den Hausflur die Treppe herauf. »Das ist Coppelius«, sagte meine Mutter erblassend.
Era passato circa un anno e noi una sera, secondo l’immutabile vecchia consuetudine, sedevamo attorno al tavolo rotondo. Mio padre era sereno e raccontava molti episodi divertenti dei viaggi che aveva fatto in gioventù. Improvvisamente, al battere delle nove, udimmo il portone di casa cigolare sui cardini e dal vestibolo, su verso le scale, risuonarono lenti passi pesanti.

»Ja! - es ist Coppelius«, wiederholte der Vater mit matter gebrochener Stimme. Die Tränen stürzten der Mutter aus den Augen. »Aber Vater, Vater!« rief sie, »muß es denn so sein?« - »Zum letzten Male!« erwiderte dieser, »zum letzten Male kommt er zu mir, ich verspreche es dir. Geh nur, geh mit den Kindern! - Geht - geht zu Bette! Gute Nacht!«
«È Coppelius» disse mia madre impallidendo. «Già, è Coppelius» ribatté mio padre con voce stanca e tremante. Le lacrime scesero dagli occhi di mia madre: «Babbo, babbo» gridò essa «ma sarà sempre così?». «Per l’ultima volta» egli rispose «per l’ultima volta viene da noi. Te lo prometto. Va’, va’ con i ragazzi. Andate, andate a letto. Buona notte.»

Vokabular 

erblassend = palediciendo

gebrochene Stimme = voz entrecortada






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