Eben schrieb
er an Clara, als es leise an die Türe
klopfte; sie öffnete sich auf seinen
Zuruf und Coppolas widerwärtiges Gesicht
sah hinein. Nathanael fühlte sich im
Innersten erbeben; eingedenk dessen, was
ihm Spalanzani über den Landsmann Coppola
gesagt und was er auch rücksichts des
Sandmanns Coppelius der Geliebten so heilig
versprochen, schämte er sich aber selbst
seiner kindischen Gespensterfurcht, nahm
sich mit aller Gewalt zusammen und sprach
so sanft und gelassen, als möglich:
»Ich kaufe kein Wetterglas, mein lieber
Freund! gehen Sie nur!« Da trat aber
Coppola vollends in die Stube und sprach
mit heiserem Ton, indem sich das weite Maul
zum häßlichen Lachen verzog und
die kleinen Augen unter den grauen langen
Wimpern stechend hervorfunkelten:
Stava scrivendo a Clara quando fu bussato sommessamente; al suo invito la porta si aprì e apparve il
viso odioso di Coppola. Nataniele fu percorso da un brivido, ma ricordando ciò che Spallanzani gli
aveva detto del suo conterraneo Coppola, nonché le solenni promesse che aveva fatto alla fidanzata a
proposito dell’uomo della sabbia Coppelius, si vergognò del suo terrore infantile, si fece coraggio e con
la maggior calma possibile disse: «Non compro barometri, caro amico: andate pure.» Ma Coppola entrò definitivamente nella stanza e
disse con tono rauco, torcendo il muso in una odiosa risata, mentre gli occhietti lampeggiavano sotto le
lunghe e grigie ciglia:
»Ei,
nix Wetterglas, nix Wetterglas! - hab auch
sköne Oke - sköne Oke!«
- Entsetzt rief Nathanael: »Toller
Mensch, wie kannst du Augen haben? - Augen
- Augen? -« Aber in dem Augenblick
hatte Coppola seine Wettergläser beiseite
gesetzt, griff in die weiten Rocktaschen
und holte Lorgnetten und Brillen heraus,
die er auf den Tisch legte.
«No niente barometri, niente barometri! Ho anche degli occhi belli... begli
occhi». Atterrito Nataniele gridò: «Pazzo, come puoi tu avere degli occhi?... occhi?...». In quell’istante
Coppola, messi da parte i suoi barometri, prese dalla larga tasca del soprabito occhiali e occhialini e li
pose sul tavolo:
»Nu - Nu - Brill - Brill auf der Nas
su setze, das sein meine Oke - sköne
Oke!« - Und damit holte er immer mehr
und mehr Brillen heraus, so, daß es
auf dem ganzen Tisch seltsam zu flimmern
und zu funkeln begann. Tausend Augen blickten
und zuckten krampfhaft und starrten auf
zum Nathanael; aber er konnte nicht wegschauen
von dem Tisch, und immer mehr Brillen legte
Coppola hin, und immer wilder und wilder
sprangen flammende Blicke durcheinander
und schossen ihre blutrote Strahlen in Nathanaels
Brust. Übermannt von tollem Entsetzen
schrie er auf.- »Halt ein! halt ein,
fürchterlicher Mensch!« - Er
hatte Coppola, der eben in die Tasche griff,
um noch mehr Brillen herauszubringen, unerachtet
schon der ganze Tisch überdeckt war,
beim Arm festgepackt.
«Ecco, ecco... occhiali... occhiali... da mettere sul naso... questi sono i miei occhi...
occhi belli!». E traeva fuori continuamente occhiali, cosicché tutto il tavolo cominciò stranamente a
sfavillare e a lampeggiare. Mille occhi guardavano e occhieggiavano convulsi e fissavano Nataniele
che non riusciva a distogliere lo sguardo dal tavolo, e sempre di nuovo Coppola vi metteva altri
occhiali, mentre sempre più sfrenatamente quegli sguardi fiammeggianti si intrecciavano, scoccando
nel petto di Nataniele i loro raggi sanguigni. Sopraffatto da un terrore folle gridò: «Basta, basta,
sciagurato!». E afferrò Coppola per un braccio mentre questi stava ancora infilando le mani nella tasca
per trarne altri occhiali, nonostante il tavolo ne fosse tutto coperto.
Coppola machte sich
mit heiserem widrigen Lachen sanft los und
mit den Worten: »Ah! - nix für
Sie - aber hier sköne Glas« -
hatte er alle Brillen zusammengerafft, eingesteckt
und aus der Seitentasche des Rocks eine
Menge großer und kleiner Perspektive
hervorgeholt. Sowie die Brillen fort waren,
wurde Nathanael ganz ruhig und an Clara
denkend sah er wohl ein, daß der entsetzliche
Spuk nur aus seinem Innern hervorgegangen,
sowie daß Coppola ein höchst
ehrlicher Mechanikus und Optikus, keineswegs
aber Coppelii verfluchter Doppeltgänger
und Revenant sein könne.
Coppola si liberò dolcemente con
una risata rauca dicendo: «Ah! niente per voi?... ma qui c’è un bel cannocchiale». Aveva raccolto tutti
quanti gli occhiali e se li era messi in tasca; dalla tasca interna del soprabito tirò fuori una grande
quantità di piccoli e grandi cannocchiali. Scomparsi gli occhiali, Nataniele divenne completamente
calmo e pensando a Clara capì che l’odioso incantesimo era sorto solo nella sua mente e che certamente
Coppola era un onesto meccanico e ottico e non già il sosia maledetto di Coppelius.
Zudem hatten
alle Gläser, die Coppola nun auf den
Tisch gelegt, gar nichts Besonderes, am
wenigsten so etwas Gespenstisches wie die
Brillen und, um alles wieder gutzumachen,
beschloß Nathanael dem Coppola jetzt
wirklich etwas abzukaufen. Er ergriff ein
kleines sehr sauber gearbeitetes Taschenperspektiv
und sah, um es zu prüfen, durch das
Fenster.
Inoltre tutti i
cannocchiali di Coppola non avevano nulla di speciale e tanto meno di spettrale come gli occhiali. Per
mettere le cose a posto Nataniele decise di acquistare qualcosa da Coppola. Egli prese un piccolo
cannocchiale tascabile finemente lavorato e per provarlo guardò dalla finestra.
Noch im Leben war ihm kein Glas
vorgekommen, das die Gegenstände so
rein, scharf und deutlich dicht vor die
Augen rückte. Unwillkürlich sah
er hinein in Spalanzanis Zimmer; Olimpia
saß, wie gewöhnlich, vor dem
kleinen Tisch, die Arme darauf gelegt, die
Hände gefaltet.
Mai in vita gli era
capitato un cannocchiale che avvicinasse come quello gli oggetti con tanta chiarezza e precisione.
Involontariamente guardò dentro nella stanza di Spallanzani; come sempre Olimpia sedeva dinanzi al
piccolo tavolo sul quale appoggiava le braccia e le mani giunte.