,,Woher
kommst du?", fragten die Mäuse,
,,und was weisst du?" Sie waren gewaltig
neugierig. „Erzähle uns doch
von den schönsten Orten auf Erden!
Bist du dort gewesen? Bist du in der Speisekammer
gewesen, wo Käse auf den Brettern liegen
und Schinken unter der Decke hängen,
wo man auf Talglicht tanzt, mager hineingeht
und fett herauskommt?"
"Das kenne ich nicht", sagte der
Baum, "aber den Wald kenne ich, wo
die Sonne scheint und die Vögel singen!"
Und dann erzählte er alles aus seiner
Jugend. Die kleinen Mäuse hatten früher
nie dergleichen gehört, sie horchten
auf und sagten:"Wieviel du gesehen
hast! Wie glücklich du gewesen bist!"
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"Di dove viene?" - domandarono i topolini "E che nuove porta?" (Erano terribilmente curiosi.) "Ci racconti, la prego, del più bel paese del mondo. C’è stato lei? È stato nella dispensa, dove ci sono i formaggi sopra gli scaffali, e i prosciutti pendono dalla travatura, dove si può ballare sui pacchi di candele, dove si va dentro magri e si esce grassi grassi?""Non conosco questo paese;" - rispose l’abete: "Ma conosco il bosco, dove il sole splende e gli uccelli cantano." E allora raccontò del tempo della sua giovinezza.I topolini, che non avevano mai udito nulla di simile, stavano attenti; poi dissero: "Quante cose ha vedute lei, signor abete, e come dev’essere stato felice!""Io?" - esclamò l’abete, e ripensò a tutto quello che aveva raccontato: "Sì, davvero che quelli erano tempi felici!"
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