Wie die
fünf so hintereinander hertrabten,
kamen zwei Bauern mit ihren Hacken vom Felde.
Da rief der Pfarrer sie an und bat, sie
möchten ihn und den Küster losmachen.
Kaum aber hatten sie den Küster angerührt,
so blieben sie hängen, und waren ihrer
nun siebene, die dem Dummling mit der Gans
nachliefen.
Er kam darauf in eine Stadt; da herrschte
ein König, der hatte eine Tochter,
die war so ernsthaft, daß sie niemand
zum Lachen bringen konnte. Darum hatte er
ein Gesetz gegeben, wer sie könnte
zum Lachen bringen, der sollte sie heiraten.
Der Dummling, als er das hörte, ging
mit seiner Gans und ihrem Anhang vor die
Königstochter, und als diese die sieben
Menschen immer hintereinander herlaufen
sah, fing sie überlaut an zu lachen
und wollte gar nicht wieder aufhören.
|
Poco dopo giunse il sagrestano e vide il parroco che stava tallonando tre ragazze. Meravigliato, gridò: -Ehi, signor parroco, dove andate così in fretta? Oggi abbiamo ancora un battesimo!-. Lo rincorse, lo afferrò per la manica e rimase attaccato anche lui. Mentre i cinque trottavano così uno dietro l'altro, dal campo giunsero due contadini con le loro zappe e il parroco li chiamò, pregandoli di venire a liberarli. Ma avevano appena sfiorato il sagrestano che rimasero attaccati anche loro; così adesso erano in sette a correr dietro al Grullo con l'oca. Poi egli giunse in una città dove regnava un re che aveva una figlia tanto seria che nessuno riusciva a farla ridere. Perciò egli aveva stabilito che l'avrebbe avuta in isposa solo colui che vi fosse riuscito. Il Grullo, quando lo seppe, si presentò con l'oca e tutto il seguito alla principessa; e quand'ella vide i sette che correvano l'uno dietro l'altro, incominciò a ridere forte, e non la smetteva più. |