Der Veitli
hörte aber nicht drauf, und der Jackli
sagte:
"Der Schulz, der muß der erschte
sei,
denn ihm gebührt die Ehr allei."
Da nahm sich der Herr Schulz ein Herz und
sprach gravitätisch:
"So zieht denn herzhaft in den Streit,
hieran erkennt man tapfre Leut."
Da gingen sie insgesamt auf den Drachen
los. Der Herr Schulz segnete sich und rief
Gott um Beistand an; wie aber das alles
nicht helfen wollte und er dem Feind immer
näher kam, schrie er in großer
Angst: "Hau; hurlehau! hau! hauhau!"
Davon erwachte der Has, erschrak und sprang
eilig davon. Als ihn der Herr Schulz so
feldflüchtig sah, da rief er voll Freude:
"Potz, Veitli, lueg, lueg, was isch
das?
D as Ungehüer ischt a Has." |
-Ma Veitli non gli diede retta e Jackli disse:-Schulz dovrà essere il condottiero, è un grande onore di cui va fiero!-Allora il signor Schulz si fece coraggio e disse solennemente:-Orsù con valore si vada a pugnare, ciascuno il coraggio or deve mostrare! -E tutti insieme si scagliarono sul drago. Il signor Schulz si fece il segno di croce e invocò Dio in suo aiuto; ma poiché‚ tutto questo non servì a nulla ed egli si avvicinava sempre di più al nemico, si mise a gridare, pieno di paura: -Auh! Auh! Auh! Auh!-. A quell'urlo la lepre si svegliò, si spaventò e corse via. Quando il signor Schulz la vide abbandonare il campo, gridò, pieno di gioia:-Del mostro, Veitli, raccontaci un po', di' come in lepre si trasformò. |